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Recensioni
“Il calcio a modo loro”, un gol alla sfortuna
di Adriano Cisternino
Eroi? No, solo “ragazzi che non conoscono il verbo arrendersi”. È la felice sintesi di trenta storie dei protagonisti di “Il calcio a modo loro”, diciottesimo libro scritto da Franco Esposito per Absolutely Free (pagg.255, euro 18), presentato a Napoli nel salone della Canottieri Napoli.

Dopo il saluto di Rosario Mazzitelli, addetto stampa del circolo in rappresentanza del presidente Achille Ventura, il volume è stato presentato dal giornalista Romolo Acampora accompagnato dalla lettura di alcuni brani dell'attore-regista Antonello Cossia e con gli interventi di Ottavio Lucarelli, presidente dell'Ordine giornalisti della Campania, e di Carmine Mellone, presidente regionale del Comitato Italiano Paralimpico.

All'origine, un'idea di Romolo Acampora che trasmise a Franco Esposito il filmato sulla Nazionale Italiana Amputati appena qualificata per i mondiali in Messico: “Sapevo che Franco è un inguaribile appassionato di sport, ad eccezione del calcio professionistico”.

La puntuale elaborazione della vicenda da parte di Esposito, giornalista sportivo con cinque olimpiadi e cinque mondiali di calcio alle spalle, ed ecco scoccare la fiammella del progetto editoriale: “Il tutto in un momento – spiega Franco – in cui tutta l'Italia era delusa dalla mancata qualificazione degli azzurri di Ventura per i Mondiali in Russia: La nostra Nazionale con le stampelle era l'unica ad essersi qualificata per una manifestazione internazionale”.

Storie diverse, storie parallele, storie di dolore e di sofferenze, di ragazzi che hanno subito gravi mutilazioni agli arti, di interminabili lotte contro malformazioni genetiche, di terribili incidenti stradali (per lo più motociclistici), di giovani calciatori stroncati da incidenti di gioco alla vigilia del debutto, persino di guerra sui fronti caldi del Medio Oriente.

Storie talora di depressione e avvilimento, mai però di rinuncia definitiva. “Impossible is nothing” , diceva il grande Mohammad Alì, e il pugilato è stato uno dei primi sport ai quali Franco si è appassionato approfondendolo e mai abbandonandolo.

Tutti ragazzi che hanno giocato in contropiede con il destino ed hanno vinto. Nel trattare queste vicende spesso mi ha preso l'emozione – confessa Esposito – ma la mia attenzione si è concentrata soprattutto nel non cadere nella commiserazione e nel pietismo, perché i ragazzi non l'avrebbero mai accettato. Mi avrebbero lanciato contro la stampella...”.

Tutti i proventi della vendita di questo libro saranno devoluti alla Nazionale Amputati che ne ha fatta di strada in pochi anni di vita, grazie anche al passaparola sul web che mai come stavolta ha mostrato la sua faccia positiva. Ed è proprio per promuovere ulteriormente il movimento che Romolo Acampora ha concluso il suo intervento esortando la platea con il caldo incoraggiamento: ”Accattatavello! Ma non una, bensì due copie, una la tenete per voi e l'altra la regalate ad una persona che attraversa un momento difficile. Perché questo libro aiuta a capire che dopo la notte c'è sempre il giorno”.

24/6/2019
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