Pallanuoto
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Palombella gloriosa
di Adriano Cisternino
Una festa, una grande festa della pallanuoto napoletana, nell'affollato salone della Feltrinelli a piazza dei Martiri, con tanti campioni, del presente e del passato, dirigenti ed ex dirigenti, appassionati e giornalisti.

Questo, e forse anche di più, è stata la presentazione di “Palombella gloriosa”, il libro scritto da Pino Porzio con Paquito Catanzaro, con l'introduzione di Giovanni Malagò, le foto di Pierpaolo Capano e l'eloquente sottotitolo “Un secolo di pallanuoto napoletana”: dal leggendario trio Arena-Bulgarelli-Buonocore, eroi dell'oro olimpico nel settebello di Londra '48, ai nostri giorni, edizione Homo Scrivens (pag. 235, 15 euro) per la collana “Tempi supplementari”. La giornalista Ornella Mancini ne ha letto alcune pagine.

Con Pino Porzio e naturalmente il fratello Franco, i due fratelli che Carlo Verna paragonò alle due sfogliatelle (Franco alla riccia e Pino alla frolla; diverse, ma egualmente dolci e gustose...), era presente almeno mezzo secolo di pallanuoto napoletana.

A cominciare da Gualtiero Parisio, capitano della Canottieri di Fritz Dennerlein che vinceva gli scudetti negli anni '70, ma solo i dispari. E c'erano i Postiglione, dinastia di pallanotisti, con papà Carlo, e c'era Carlo Silipo che continua a vincere, da cittì delle ragazze (bronzo agli ultimi europei).

E Sante Marsili, della gloriosa scuola Rari Nantes, che ha vinto tanto con la calottina azzurra ma per vincere lo scudetto chiese ospitalità alla Canottieri di Fritz.

E Fabio Bencivenga da Curti (Caserta), che Rudic trasformò da prolifico centroboa in arcigno difensore. E Fabio Violetti, Riccardo Scognamiglio, Maurizio Marinella, e tanti altri, molti protagonisti anche del libro attraverso il racconto di storie e aneddoti vari.

Ed era presente anche il basket napoletano con Manfredo Fucile e Massimo Sbaragli, e naturalmente il presidente del Coni Campania Sergio Roncelli.

Alla cerimonia, moderata con garbo ed equilibrio da Aldo Putignano, sono intervenuti Gianfranco Coppola, presidente dell'Ussi, che ha sottolineato il senso del libro: tutt'altro che un esercizio di nostalgia. E Franco Esposito, presente nel libro con uno capitolo tutto suo, e Francesco De Luca, capo della redazione sportiva de “Il Mattino”, che ha lanciato anche un grido d'allarme sul futuro della pallanuoto: Napoli non vince lo scudetto dal 2004, bisogna fare qualcosa, organizzarsi in una maniera diversa.

E il libro di Pino Porzio, come lui stesso ha rimarcato, serve anche per dare una scossa all'ambiente. Ce n'è proprio bisogno. Speriamo.

24/9/2022
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