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Per gli azzurri è un finale interessante
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 14.04.2024)
Si profilano nuove opportunità per andare l’anno prossimo in Champions. Il Napoli deve darci dentro. Il sesto posto potrebbe aprire una porticina supplementare. I tifosi ci credono. Oggi stadio pieno per la partita di mezzogiorno col Frosinone, il Napoli non può fallire.

Terzultima, in lotta disperata per non retrocedere, la squadra laziale non vince da dieci turni (quattro pareggi, sei sconfitte), non ha mai vinto in trasferta (quattro pareggi, undici sconfitte), ha la penultima difesa del campionato.

Il Napoli non può tradire il pronostico a favore. Ha tutte le “armi” per vincere, il centravanti volante Osimhen, la tenacia di Kvarastkhelia, un centrocampo tornato brillante (è salito il rendimento di Anguissa), l’entusiasmo di Politano, il contributo di Zielinski prima di andare via.

Il Frosinone è squadra giovane, imbottita di prestiti, con giocatorini interessanti, il ventunenne Soulé (10 gol) fra i tre in prestito dalla Juventus, ma non ha l’esperienza e la qualità tecnica per intimorire il Napoli.

Lasciamo perdere lo 0-4 in Coppa Italia, Mazzarri in panchina, la disfatta azzurra di quattro mesi fa al Maradona. Ma la difesa azzurra, sempre sotto processo, deve rimettersi in riga.

Solo sei partite su 31 senza prendere gol (due volte in casa). E il Frosinone solo in otto partite non è andato a segno. Ha agilità offensiva, non regge in difesa.

Cheddira, la punta centrale, è in prestito dal Napoli, appena quattro reti all’attivo, tre nelle ultime sei partite. Più temibili il senegalese Seck (1,90) e il guizzante Brescianini sulla sinistra. Il centrocampista Mazzitelli ha buone soluzioni dalla distanza.

Il Napoli scoppiettante a Monza sette giorni fa ha un’ultima chance per non fallire completamente. Ma deve entrare subito in partita, deve prendersi subito il match, deve cancellare certi approcci morbidi che hanno avvantaggiato gli avversari.

Il Napoli deve tornare squadra padrona dal primo minuto, non deve dare respiro al Frosinone. Saranno necessari un gioco veloce, l’immediato recupero-palla, la verticalizzazione costante.

Attesa al Maradona la riscossa di Osimhen che a Fuorigrotta non segna da quattro mesi (2-1 al Cagliari). Più prodigo il nigeriano fuori casa (8 gol), appena la metà in casa (4). Sono soprattutto i suoi gol che possono spingere il Napoli più su.

Pesano sullo scarno bottino di Osimhen le 12 partite saltate. Kvaratskhelia non ha supplito alle assenze del centravanti (10 gol in ventotto partite).

Sono i due cannonieri dello scudetto (Osimhen 26 gol in trentadue partite, Kvaratskhelia 12 in trentaquattro) a dover trascinare il Napoli nell’Europa che conta.
14/4/2024
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